Tra storia e mito: l’ossimoro siciliano secondo Gesualdo Bufalino

Autori

  • Flaviano Pisanelli Université Paul-Valéry – Montpellier III

DOI:

https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i27p56-69

Parole chiave:

Bufalino, Sicilia, spazio mediterraneo, identità, frontiera, interculturalità

Abstract

Definendosi un “siculo europeo”, Bufalino, nella sua opera letteraria e poetica (in particolare L’amaro miele e Museo d’ombre) come nei suoi numerosi articoli giornalistici e interventi critici raccolti in volume (Cere perse, La luce e il lutto), elabora sonorità e significati che tentano di restituire le sfumature cromatiche e l’immagine a mosaico di una Sicilia che non è solo “metafora” – come ha avuto modo di scrivere Sciascia – di una civiltà mediterranea in continua trasformazione, ma anche uno spazio in cui, attraverso il dispositivo memoria, è possibile rivisitare un patrimonio storico-culturale, materiale e immateriale, capace di affermarsi come principio identitario in costante evoluzione. In questa prospettiva, lo spazio insulare siciliano diventa una fonte inesauribile di rappresentazioni e di autorappresentazioni sulle quali Bufalino sviluppa una personalissima poetica e un immaginario che restituiscono alla Sicilia la sua vocazione naturale di “isola-ponte” e di “isolaplurale” da sempre influenzata dal razionalismo europeo e da una sorta di magismo mitico che soffia con forza dalle rive meridionali del mare nostrum

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Biografia autore

  • Flaviano Pisanelli, Université Paul-Valéry – Montpellier III
    (Roma, 1973) insegna Lingua e Letteratura Italiana all’Università Paul Valéry – Montpellier III (Francia). Membro del Centro di Ricerca LLACS (Lingue, Letterature, Arti e Culture dei Sud), poeta e traduttore, ha pubblicato numerosissimi studi critici sull’opera letteraria e cinematografica di Pier Paolo Pasolini e su altri autori italiani del XX e XXI secolo (Ungaretti, Montale, Quasimodo, Tondelli, Silvana Grasso, Gesualdo Bufalino, Alda Merini, Mario Scalesi, ecc.). Attualmente la sua ricerca scientifica si focalizza sullo studio della poesia italofona della migrazione (Gëzim Hajdari, Barbara Serdakowski, Vera Lucia de Oliveira, Carlos Sanchez, etc.). Tra le sue pubblicazioni, segnaliamo: In poesis nomine. Onomastique et toponymie dans Le Occasioni d’Eugenio Montale et Trasumanar e organizzar de Pier Paolo Pasolini (Grenoble, ELLUG, 2008); Mémoires et contes de la Méditerranée. L’émigration sicilienne en Tunisie entre XIXe et XXe siècles / Memorie e racconti del Mediterraneo. L’emigrazione siciliana in Tunisia tra XIX e XX secolo (Tunis, Éditions MC, 2015) e traduzioni di opere di Pier Paolo Pasolini, Bruno Pinchard, Hervé Gaymard. Tra le sue raccolte poetiche, ricordiamo: A peso d’aria (2000), Perla e argilla (2006) e, in edizione bilingue, Erranza e dintorni / Errance et alentours (2013).

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Pubblicato

06-06-2014

Fascicolo

Sezione

Não definida

Come citare

Pisanelli, F. (2014). Tra storia e mito: l’ossimoro siciliano secondo Gesualdo Bufalino. Revista De Italianística, 27, 56-69. https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i27p56-69