A Natureza como Personagem nas Narrativas de A Cidade do Vento e Elias Portolu de Grazia Deledda

Abstract

Questo testo si propone di indagare l'uso della descrizione del paesaggio e l’appropriazione di elementi della natura come personaggi nei romanzi Il paese del vento ed Elias Portolu di Grazia Deledda (1871-1936). Di carattere ermeneutico (GADAMER, 2003), è condotto da una prospettiva socio-interazionale del discorso (GUMPERZ, 1982) e della lettura come processo che combina conoscenza schematica e sistemica (WIDDOWSON, 1984, 1993; SANTOS, 2022a, 2022b). L’analisi indaga come in Il paese de vento la natura sia uno dei suoi protagonisti. Il vento, che compare già nel titolo del libro, è una delle sue forze motrici: è ciò che muove e governa la vita delle persone nella città senza nome in cui si svolge la trama e può essere letto come metafora del destino, ma anche come forza che governa i cicli della vita. Nella lettura di Elias Portolu, l’analisi si concentra su come alcuni degli elementi che sembrano voler condurre Elias Portolu (il personaggio centrale della trama) sulla via della felicità si manifestino sotto forma della natura stessa, attraverso le descrizioni dettagliate delle foreste, prati e altri elementi del paesaggio sardo, o dal pensiero che rappresenta una saggezza primitiva, strettamente legata alle forze della natura, che può essere antecedente al cristianesimo, o addirittura al pensiero classico, e che sopravvive nell’isola di Sardegna, come è rappresentata dalla Deledda nella sua narrazione, attraverso personaggi come zio Martinu. La lettura dei due romanzi proposti fa emergere la percezione che Grazia Deledda utilizzi la natura come personaggio nelle sue narrazioni a tre livelli: 1) il livello di descrizione dettagliata dell'elemento della natura stessa; 2) quello della natura che riflette lo stato emotivo dei personaggi e; 3) il livello al quale il personaggio entra in simbiosi con la natura.